Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Passi d'innovazione

I progetti nel campo della danza, del fitness, delle ginnastiche e del benessere. Intervista a Vera Tavoni

Un'immagine dalla rassegna Uisp 'Danzando in tour'di Alessandro Trebbi

da Area Uisp n. 15

MODENA - È stato un successo oltre le più rosee aspettative quello di "Danzando in tour", la manifestazione che ha rivitalizzato la Lega Danza del comitato Uisp di Modena e che ha dato il la a una nuova concezione sia dell'attività del ballo che alla strutturazione di alcune delle stesse Leghe Uisp. Vera Tavoni, responsabile del Coordinamento regionale Le ginnastiche Uisp Emilia-Romagna, parla a tutto tondo sia dell'attività svoltasi in questo 2011 che delle prospettive future legate a "Danzando in tour" e alle sinergie tra attività sportive che in partenza e fino a pochi anni fa sembravano diverse e distanti ma che ultimamente sempre più si contaminano l'una con l'altra.

Vera, come è nata l'idea di "Danzando in tour"?
"L'attività è nata quasi per caso ed è sorta da un'esigenza del territorio. In collaborazione col comitato 'Amici del parco' di Carpi, infatti, il progetto coordinato da Uisp Modena è nato soprattutto per ampliare un'iniziativa già esistente ma che aveva bisogno di essere strutturata da un ente che potesse occuparsi a tutto tondo di problemi logistici e organizzativi, basandosi sempre e comunque sul grande lavoro svolto dall'associazione carpigiana. La Lega Danza ha assunto così l'incarico di gestire questo circuito che coinvolge tutte le società di danza affiliate Uisp di Modena e provincia".

I numeri della prima edizione sono stati sorprendenti?
"Direi proprio di sì. Da questa collaborazione è nato un percorso che ha coinvolto diciotto società, con oltre seicento ragazzi di età compresa tra i 6 e i 35 anni che si sono potuti cimentare in tre selezioni svolte nei palazzetti dello sport di Carpi, Mirandola e Modena est: un evento coloratissimo e che ha riscosso un enorme successo tra le persone. La finalissima organizzata presso il teatro Nuovo di Mirandola è stata poi un successo di pubblico eccezionale".

Quindi un gradimento che è andato oltre le aspettative?
"La Lega Danza ha centrato l'obiettivo preliminare, che era quello di fare soprattutto promozione sui corsi delle società partecipanti, in modo da fornire nuovo slancio alla disciplina danza e dare nuove opportunità ai sodalizi affiliati Uisp: era ciò che le società chiedevano ma che negli ultimi anni avevano avuto difficoltà ad ottenere. Il riscontro poi è stato al di là di ogni previsione che avremmo potuto fare all'inizio".

Rivedremo "Danzando in Tour" anche nel 2012?
"Certo. Sulla scia di questo exploit Uisp Modena ha deciso di continuare il percorso di 'Danzando in Tour' anche nel 2012, ma ampliando i suoi orizzonti, ovvero coinvolgendo il comitato provinciale Uisp di Reggio Emilia, anch'esso bisognoso di rimodernare e fornire nuova linfa alla Lega Danza offrendo alle proprie società un'opportunità in più di visibilità e di attività. Le selezioni si effettueranno quindi su entrambe le province, con tre o quattro tappe di avvicinamento (di cui una in provincia di Reggio) e una finale, ricalcando il modello vincente di quest'anno. L'obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di società. Il decentramento degli eventi servirà proprio per radicare ulteriormente la danza, dare maggiore visibilità alle società nelle loro zone di appartenenza e dare valenza di sport di base a un'attività spesso considerata di élite o riservata a palcoscenici di altro livello rispetto a quelli della provincia emiliana".

Un'avanguardia che nasce sul territorio di Modena e che va oltre il piano dell'attività sportiva in sé, mettendo in campo anche un percorso di lavoro comune coi comitati confinanti e tra leghe che finora sono state separate ma che sempre più adesso pensano di lavorare nell'ottica della sinergia, dell'accorpamento, della comunione di vedute, di intenti e di prospettive. Proprio Vera Tavoni continua a spiegarci come questi propositi si stanno realizzando sul territorio. Modena-Reggio Emilia è una partnership destinata a un futuro sempre più ricco di impegni e iniziative?
"Intanto partiamo col dire che la collaborazione nata grazie alla danza non è una novità. Il binomio Reggio-Modena per quel che riguarda il ballo, infatti, riprende una collaborazione già esistente anche per quel che riguarda la ginnastica artistica. Nelle varie discipline è ormai indispensabile, visti i tempi e le distanze che vanno sempre più riducendosi, una collaborazione tra limitrofi comitati territoriali. Unita a questo bisogno, per così dire geografico, c'è anche l'esigenza di far collaborare aree sportive contigue. Viviamo in un contesto in cui spesso ci sono attività sportive destrutturate, che nascono da idee dei singoli o da associazioni che giustamente e fortunatamente arricchiscono il panorama sportivo e sociale delle nostre terre. Queste attività spesso non trovano una codificazione precisa nelle 'storiche' leghe Uisp, perché in realtà rappresentano la sintesi, il raggruppamento, il mescolamento di discipline diverse".

Qualche esempio?
"Il fitness in acqua è un'attività che sta a metà tra ginnastica e nuoto; la capoeira è istituzionalmente all'interno della Lega Danza ma comprende gesti tecnici che sembrerebbero propri della ginnastica e così via. Ci sono tante attività, tanti sport che ancora non sono riconosciuti come tali e a cui i vestiti di una lega, l'etichetta di un nome, stanno stretti".

Quindi Modena sta già facendo qualcosa in questo senso. Ma a livello regionale come ci si può muovere?
"L'indirizzo del comitato regionale è e deve essere, nei prossimi anni, quello di potenziare la nascita di aree di attività che vadano oltre il 'vecchio' concetto di lega sportiva e uniscano tra di loro discipline sulla carta diverse, ma che in realtà possono collaborare, scambiarsi informazioni e nozioni tecniche, condividere iniziative. Questo riguarda anche il settore della danza, delle ginnastiche, del fitness e addirittura della grand'età. Il comitato di Modena si è attivato in questo senso accorpando su un unico dirigente le attività di danza, ginnastica a tutti i livelli (artistica, ritmica, acrobatica, fitness), attività legate all'area benessere e quindi anche a fasce d'età meno giovani. Così in un unico settore si possono tenere monitorate tante attività diverse ma che insieme formano un'unica 'area di lavoro'. Area che soprattutto deve essere sinergica, con attività ma in modo particolare con esperienze che possono e devono essere trasmesse per arricchirsi l'un con l'altra. Penso che il futuro, a livello dello sport di base e delle attività per il benessere, sia questo".

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